Podistica con vista….dalle retrovie e altre storie

Complice la fattiva collaborazione delle F.S., che giovedì scorso mi hanno offerto su un piatto d’argento un vagone senza riscaldamento, porte spalancate e gente in piedi come un carrobestiame, domenica mattina ero a Misano Adriatico in condizioni pietose ma era calendario interno e il “calendario” è il calendario quindi obbiettivo arrivare di conseguenza ho potuto “godere” dell’aria ancora più del solito delle retrovie del gruppo. L’ultima volta a Misano se ricordo bene era il 2013, location fantastica grandi potenzialità un pò deluso da un organizzazione capace di ripetere alcune scelte a distanza di tre anni a mio parere discutibili come premiare i competitivi con bottigli da mezzo litro di integratore ( 3 nel 2013 2 nel 2016) ma tantè sono comunque convinto che sia sempre auspicabile guardare agli atleti prima di tutto…Veniamo a un po di cose da raccontare dal mio punto privilegiato ho visto sfrecciare Maurizio Bisacchi reduce dalla maratona di Terni (ho visto alcune immagini e vorrei proporla al consiglio come maratona per il prossimo anno) dove, per sua stessa ammissione, ha fatto errori di valutazione che l’hanno costretto a fare gli ultimi 8 km di passo e nonostante tutto ha fatto un tempo non lontanissimo dalle 3 ore, io mi sono permesso di sottolineare con lui che gli errori ci stanno ma l’importante è che vengano ben stampati nel database per far si che diventino esperienze fondamentali per la prossima, perchè la maratona non ti regala nulla, dietro Maurizio attaccato come una ventosa il baronerosso Dall’Ara…e il campione sociale Marco Magnani che, sornione, continua a rimanere a ridosso in attesa che la stagione gli riservi il momento propizio per attaccare il maracentokilometrista. Da segnalare il solito indomito Valerio e la lotta a coltello tra Galassi e Fabbri che si riscaldano assieme ma se seguissero l’adrenalina si prenderebbero a calci nelle natiche, vorrei citare anche il giovane Montemaggi che con 44′ 07” comincia a guardare il cielo da una interessante prospettiva, chiudiamo Misano annotando che il Garmin dava 130m in più.

Ora riprendo il discorso maratona perchè ho trovato una interessante variante al lunghissimo che nonostante io corra dal 75 conoscevo poco o niente perlomeno nella sua logica. Si chiama LUNGHISSIMO ALIMENTARE. L’allenamento consiste in questo : la sera si corrono 15 km a ritmo maratona ( perdendo quindi circa metà della nostra scorta di zuccheri ), cena e colazione devono essere molto povere di carboidrati e la mattina si corrono 20km ritmo gara + 5” a km ( o 15 km RG oppure 25 km a RG + 10” km).Volendo la sera si possono sostituire i 15 km a ritmo gara con 10 a ritmo mezza o con 12 di corsa media, l’importante è l’alimentazione povera di zuccheri, altrimenti l’allenamento del mattino dopo non verrà effettuato in deplezione di glicogeno ( suggerisco a cena prosciutto e parmiggiano reggiano).
Cosa avviene nell’organismo? Il corpo con le riserve ormai dimezzate, inizierà da subito a bruciare i grassi: avremo ottenuto lo scopo del nostro allenamento senza la necessità di effettuare un allenamento lungo, certamente più stressante per il nostro fisico….a voi piacendo alla prossima volta!

 

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